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Siamo tanti!

[We are everywehre], traduzione di Alberto della Chiostra, Introduzione di Franco Quadri


Milano, Arcana, 1973, Situazioni, 4
cm 20.2, pp. 204-(4), stampa policroma, 30 illustrazioni fotografiche intercalate nel testo di Gianfranco Mantegna, Re Nudo e Actuel, brossura illustrata con alette
Unica edizione italiana. Ottimo esemplare

€ 50
«Se di un happening si può tenere il diario, questo libro è un diario. Il diario di una farsa tragica in un atto che copre l'arco di due anni. Do It!/Fallo, il precedente libro di Jerry Rubin, era la sceneggiatura della rivoluzione. Con Siamo tanti assistiamo alla rappresentazione di questa sceneggiatura.

Il prologo all'azione sono i fatti dell'agosto 1968 durante i quali Chicago, amministrata dal brutale e tirannico sindaco Daley, viene messa a soqquadro da cinque giorni di combattimenti al Lincoln Park e attorno all'Hilton, l'albergo dei delegati alia Convenzione democratica. Ne seguì, nel settembre del '69, un processo famoso che durò cinque mesi e mezzo. L'aula del tribunale diviene teatro: gli accusati, i Sette, ai quali va aggiunto Bobby Seale, «ospite d'onore» di questo drammatico ed incredibile play, assistono o partecipano all'azione scenica; fra essi primeggia Jerry che chiama sul palcoscenico i vari personaggi: gli Weatherman, le White Panter, le Pantere Bianche, e il loro «capo», John Sinclair, e poi Timothy Leary, evaso e ricercato dalla polizia, Allen Ginsberg che renderà una testimonianza che è anche un insegnamento. Contro di essi muovono il Sistema dell'ingiustizia, l'FBI, la CIA, il Grande Capitale, le Polizie Parallele, mentre allo scontro assistono i media, servi di due padroni.
Nell'epilogo, la scena si sposta in Europa: dall'Olanda con i Kabouters, agli yippie londinesi, ai Provisionals di Belfast. E quando le luci si spengono, quando anche l'ultima azione svanisce, resta l'amarezza di un silenzio che da allora ancora nessuno ha rotto.» (presentazione in quarta di copertina)

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